Curiosità storiche: "15 Agosto 1921"
11/01/2022

Nell’anno del VII Centenario della morte di San Rainaldo importanti ricerche sono state compiute in varie direzioni per ricostruire quanto avvenuto un secolo fa, ovvero durante le grandiose celebrazioni per il VI Centenario del 1921.
Come investigatori, incrociando le informazioni da più fonti coeve, siamo riusciti ricostruire molti aspetti di rilievo con dovizia di particolari, che ci hanno consentito di rivivere quei giorni e meglio capirne l’effettivo impatto sulla nostra storia.
Tra gli eventi “minori” a cui siamo riusciti a dare una collocazione temporale e nomi precisi alle persone ritratte troviamo questa magnifica immagine, così curata e ricca di particolari.
Fino a qualche mese or sono, infatti, l’immagine era classificata con un generico “Anni 20 del '900” e “Cavezzali con un gruppo di Prelati e Missionari”.
Ora invece sappiamo che la foto fu scattata nel pomeriggio di lunedì 15 Agosto 1921 presso la vecchia casa parrocchiale.
Proprio quel giorno il vescovo di Crema mons. Dalmazio Minoretti (1861-1931), già prevosto a
Seregno ai tempi di don Girotti e poi chiamato alla cattedra arcivescovile di Genova, primo da sinistra, raggiungeva Concorezzo in auto da via Agrate per partecipare ai grandiosi festeggiamenti di San Rainaldo, in particolare alla benedizione del nuovo vessillo dell’Unione Giovani, cerimonia partecipata da ben 33 associazioni dalla provincia milanese.
Al suo fianco i vescovi barbuti sono – mons. Giannantonio Zucchetti (1843-1931), Prefetto della missione di Mesopotamia e Piccola Armenia, poi arcivescovo di Smirne fino al rientro in Italia nel 1919 e Giovanni Menicatti (1866-1943), già pro-Vicario di Ho-Nan, vescovo di Tanis e vicario apostolico dell’Ho-Nan Settentrionale, quindi rientrato a Milano, sua terra di provenienza – entrambi giunti a Concorezzo in auto da Milano il 13 Agosto.
Chiude il ritratto mons. Melchiorre Cavezzali, Canonico del Duomo e caro a noi concorezzesi per generosità e costante attaccamento alla comunità e ai suoi pastori.
L’immagine trova quindi la sua corretta dimensione temporale e, grazie ai suoi interpreti, conferma la grande portata dei festeggiamenti del 1921.