TESI DI LAUREA

Carlo Pellegrini studioso e storico della pataria milanese

Autore/Autrice:

Dott.ssa Caterina Chiodini

Argomento:

Storia medievale, catarismo, eresia

Provenienza:

Università Cattolica

Data:

1978/79


Descrizione:

Sintesi orientativa e punti di maggiore interesse per la nostra città.

 

Mons. Pellegrini, oltre che studioso della pataria milanese, fu anche parroco di Bellusco.
In un primo momento i Catari erano considerati eretici e i Patarini cattolici.
Ambedue i movimenti condannavano i costumi dissoluti del clero. Successivamente fu deciso di unire tutti gli amanti della riforma, detti anche “Fedeli”, in un’associazione che fu chiamata “Pataria “, i cui membri, detti “Patarini”, erano legati insieme da solenne giuramento.
Interessante l’approfondimento dello studio secondo cui il fine di questa associazione fu sì la riforma religiosa ma, subordinatamente a questo fine principale, la Pataria ebbe anche uno scopo politico e uno scopo civile, così specificati:
a)scopo politico : l’indipendenza dall’Imperatore di Germania, ossia il Guelfismo;
b)scopo civile: la lotta del popolo italiano contro il feudalesimo longobardo e franco e quindi la formazione del comune (pag.66).
La Pataria con Erlembardo divenne il partito della riforma della chiesa ,con molti giovani aderenti e con un forte esercito. Erlembardo divenne anche signore di Milano. La Pataria si estese fuori Milano e nel XII sec. dominò tutta l’Italia settentrionale.
Il nome Patarini, indicante dapprima i fautori di una riforma religiosa legittima, sopravvisse alle lotte patariniche e finì poi per essere confuso con quello degli eretici Catari. Il nome “Patarini” viene fatto risalire dal cronista Arnolfo al greco “Pathos” , cioè “perturbazione”. “Patarini” = “Perturbatori”.
Secondo altri deriverebbe da una città della Lidia o da “Paterno”, un eretico della Bosnia o dalla prima parola dell’orazione domenicale “ Pater...”. Il Pellegrini lo fa derivare dal dialetto milanese “ patée”, cioè rigattieri.