CURIOSITA’ STORICHE- “ADUNANZA OPERAIA”
14/02/2024

Un secolo or sono Concorezzo è teatro di significative rivendicazioni da parte di operai e contadini. La Grande Guerra ha inciso un solco profondo tra il “prima” e il “dopo”, una sorta di punto di non ritorno che nell’immediato dopoguerra vede i socialisti crescere esponenzialmente in Brianza sia a livello sindacale sia amministrativo, fino a prendere il governo del capoluogo brianzolo.
In questo contesto Concorezzo resta saldamente nell’alveo cristiano e in mano alle “Leghe bianche”.
Per capire la rilevanza del borgo in questa competizione sui generis tra socialisti e bianchi per soffermiamoci sull’articolo de “Il Cittadino” sull’adunanza operaia tenutasi venerdì 26 ottobre 1923.
L’estensore, certamente vicino alla vita parrocchiale, racconta che la riunione riuscì «Imponente» per numero di contadini, operai e operaie intervenuti, tuttavia non ci è dato sapere dove si svolge (probabilmente, visto il periodo invernale, nel cine-teatro dell’Oratorio Maschile).
Dopo un breve saluto prendono la parola il cavalier Ercoli, Segretario della Federazione dei contadini, il sig, Enrico Marelli, Segretario per gli operai tessili, che «Citò il nuovo decreto per le otto ore di lavoro ….», quindi il Segretario Rivolta che « …. con brevi ed efficaci parole, esaltò il significato della riunione, ed invitò i presenti a mantenersi compatti ed uniti nella grande famiglia dei lavoratori cristiani.».
L’adunanza si chiude con gli interventi di don Bogni, assistente che abbiamo recentemente conosciuto per la sollecitudine con cui ha supportato il comitato per la realizzazione del monumento ai caduti, da poco inaugurato, e il parroco Girotti «…. esortando i lavoratori alla disciplina ed alla perseveranza nella fede dell’organizzazione.».
Spesso abbiam parlato della centralità del parroco Girotti nel farsi promotore delle istanze anche materiali delle suo gregge, ebbene eccone un caso concreto ed inedito.